Collezione Maria Signorelli, marionette italiane '700, testo marionette italiane del '700

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Nel Settecento, secolo teatrale per eccellenza, la marionetta godette di uno straordinario interesse. A differenza del burattino, di origine popolare, essa si diffuse negli ambienti aristocratici, rispondendo, tra l’altro, anche al gusto architettonico dell’epoca: il teatro in miniatura consentiva di realizzare effetti sorprendenti, di realizzare costruzioni artificiose e complesse, di dominare mondi di favola all’interno di strutture che, sapientemente e perfettamente calibrate, celebravano in sé il culto dei lumi. 

 

In Italia, e particolarmente a Venezia, la marionetta godette di enorme favore, come testimoniano anche le memorie del Goldoni. In Collezione si trovano una trentina di marionette settecentesche ed alcune di esse sono di provenienza veneziana, come il gruppo costituito da Arlecchino, il Suonatore e Brighella, alte cm. 30, appartenute alla famiglia Corà. Il Suonatore e Brighella sono costruiti con busto e cosce di legno, mani e gambe di piombo, e braccia di corda: essi corrispondono per tecnica di costruzione a certe marionette del Seicento. L’Arlecchino, invece, è interamente di legno. Si nota altresì la coppia veneziana di Dama e Cavaliere, marionette lignee con abiti d’epoca in seta, passamanerie d’oro e argento, e parrucche. 

Molto suggestiva è la marionetta di un Cavaliere riccamente abbigliato e con scudo di latta, posto sul dorso di un ippogrifo di cartone; non lo è meno il Drago volante lungo cm. 60, il cui corpo di stoffa verde è reso sinuoso da una spirale metallica che lo percorre internamente. 

 

Tutte le marionette appartenenti a questa collezione, proprio per il tipo di teatro aristocratico al quale fanno riferimento, sono state costruite con grande ricchezza di dettagli, ed ognuna di esse meriterebbe invero una descrizione accurata

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